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Alexander McQueen – Seán McGirr – l’inverno 2024/ 2025

La collezione  presenta una visione molto più ruvida di quelle a cui siamo abituati, rifacendosi ai Seán McGirr prendere le redini del marchio

Alexander McQueen – Seán McGirr – l’inverno 2024/ 2025

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Una creatività più ruvida, opulenza e fascino che riporta l’uomo allo stato primordiale  per poi potersi spingere oltre, con una  fusione  di oggetti incastonati in una visione di una nuova  nuova silhouette  che ricerca e propone l’uomo nel suo spirito primordiale e animalesco. con questa linea autunno inverno 2024 2025 di Alexander  MCQUENN vuole spingersi oltre i confini tradizionali della moda  cercando  l’oscuro e la cruda sensualità  animalesca che  si propone nella  nuova  La collezione.

In questa nuova silhoette ogni singolo capo della linea, deve essere una ribellione, una trasformazione  che utilizza dalle pietre preziose a pezzi di alta sartoria per creare un nuovo interesse visivo che esplorando con l’Alta Sartoria abiti drappeggiati, impermeabili con vita fasciata e colletti esagerati, sottolineando ulteriormente il tema dell’eleganza distorta, offrendo un’interpretazione moderna dei classici del guardaroba. I pezzi che emergono da questa collezione sono il bomber borchiato in pella nera,

Il nuovo McQueen? Non troppo difficile da indossare

Ci saranno anche i bumster? Questi pantaloni dalla vita così bassa da lasciare intravvedere le natiche e per i quali McQueen era famoso hanno fatto capolino da varie passerelle, questa stagione. Ma McGirr non sta facendo nulla di così letterale. Al contrario, dice di averne profondamente rielaborato un paio d’archivio: «Per me, questa ne rappresenta una versione moderna. Sono ancora super, super bassi, ma sono larghi e si portano in modo cool». Il nuovo McQueen, aggiunge, «non dovrebbe essere troppo difficile da indossare».

Alexander McQueen – Seán McGirr – l’inverno 2024/ 2025

Questione di convinzione

Fare crescere il prêt-à-porter è un aspetto cruciale del suo lavoro. McGirr rivela che gran parte del lavoro, al momento, ruota attorno a una sneaker. Le opportunità sono molte, soprattutto per una persona sicura di sé come lui: «Ho sempre messo molta convinzione in quello che faccio», dice. «Mi sono trasferito a Londra a 17 anni, una settimana dopo aver finito la scuola, e i miei genitori mi hanno sostenuto molto, proprio perché vedevano che ero sicuro di quello che facevo».

Giuseppe Signato

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